Bue
di San Giovanni
Durante
la fiera di San Giovanni del 25 Giugno ( istituita da Guido Chiavelli nel
1378 in seguito ad una vittoria riportata ) nei secoli nacque la tradizione
del bue di San Giovanni descritta così dal Graziosi (1733): "Conducevasi
pubblicamente in tal dì, dai bifolchi, abbellito ed adornato che era di
nastri e galanterie, un bue o manzo come oblazione sino allo altare maggiore
con sinfonie e suoni di trombe, tamburi ed altri vari istromenti musicali,
accompagnato dal magistrato e dal popolo. Osservandosi in tal congiuntura
per quel tempo che durava, che se quell'animale avesse stercato in quel
luogo pronosticavasene grande abbondanza, ed il contrario se ciò non
seguiva, e datasegli poi la libertà per quell'anno da ogni fatica, era
riguardato da tutti e per tutto come privilegiato ed immune per qualunque
danno avesse fatto in campagna a chiunque si fosse"
Da
ciò nacque anche il detto volgare essere come il bue di San Giovanni.
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Bovino di razza
marchigiana |