Abbazia di
Santa Maria d'Appennino
di Federico Uncini
Questo cenobio fu fondato nel X secolo probabilmente dai signori della
Rocca d'Appennino, nelle vicinanze del passo Croce d'Appennino(1).
Il toponimo Croce (Crux) è ricordato in una pergamena del 1260 e in un
documento del 1374 dove è definito "plano crucis apenini"(2).
Il
termine "crux" indicava un crocevia di strade che avevano diverse
direzioni. Gli abitanti del luogo la chiamano ancora oggi "la croce di
Fabriano". L'accesso al passo, verso Campodiegoli, era controllato
dalla fortezza di Colrotone, di proprietà dei signori della Rocca
d'Appennino(3).
I viandanti e i pellegrini attraversando questa parte montana potevano
servirsi oltre dell’abbazia, di un ospedale dedicato a S.Lorenzo, forse
ubicato nel sito ancor oggi chiamato "ospedagli"(4).
Una carta del 1225 parla vagamente di un ospedale dell'abbazia: "in
horto sub domo hospitalis appenini" dove sono vendute due terre "in
ortali... de valle cacani" ed "in melellis"(5).
In una pergamena del 1286 si legge che l'abate del monastero concede
l'ospedale per 30 anni a Giacomuccio di Raniero di Collalto (di
Fossato?), con l'accordo di ricostruire la chiesa e fabbricare una casa
adiacente entro dieci anni, pagando un affitto di una libra di pepe(6).
Questo documento lascia il dubbio se si riferisce all'ospedale di
S.Lorenzo o ad un altro situato nel versante di Fossato, gestito appunto
da Giacomuccio del castello di Collalto, collocato sull'antico
diverticolo di Helvillum, ad est del ponte romano di S.Giovanni(7).
In un documento del 1290 in cui si parla di una lite intorno alla
montagna posta "in loco qui dicitur mons Appenini" si citano
alcuni toponimi che danno l'indicazione di un ospedale nelle vicinanze
della "croce". I confini dell'intera montagna sono così indicati: "via
di S.Apollinare, serrone di Martino, monastero antico, campo cresconi,
acqua friola, trivium hospitalis, fossatum gorgi fossci; quelli della
parte in enfiteusi: campo de fonte, crux de appenino, costa serre
hospitalis, vallis talliole"(8).
Una carta del 1314 conferma che l'ospedale era in prossimità del passo
Croce d'Appennino e intitolato a S.Lorenzo: "iuxta viam que venit a
Fossato per hospitale s.ci laurentii, in ranculo Apennini, in
Bisscinales"(9).
Nell'atto si può supporre che il ricovero fosse in balia di Campodiegoli
lungo la via che conduceva a Fossato. Altri vocaboli menzionati sono:
campocrisscune, fonte pratelle, campus linarinus, sclina serre rutulis,
pratum abbatis, forcelle, vallis puri(10).
Le carte fossatane riportano che l'antico monastero era situato in un
luogo chiamato i "colcelli"(11).
Aveva una struttura fortificata difesa da fossati e da una torre
campanaria. Il più antico documento datato 1003 riporta il:
"monasteriu S.Marie qui est edificatus in monte de Apennino"
e afferma che era governato da un abate di nome Giovanni(12).
Una carta del 1102, riferita ad una donazione di Gozo d’Atto e di sua
moglie, afferma che l'abbazia "fuit edificata in monte apenino"(13).
Un'altra del 1302 cita l'antico crocevia e il monastero in "loco ubi
fuit monasterium antiquam sanctae marie de appennino, crux
appennini"(14).
Due documenti del 1390 e del 1456 fanno riferimento ad un prato del
monastero "in baylia capodeculi in loco seu contr. mon.
veteris"(15)
e al "monastero vecchio" al confine con Fossato(16).
Oggi nel sito del primo monastero non rimangono che dei ruderi di
quella che fu una delle più antiche abbazie benedettine del nostro
Appennino(17).
Con lo sviluppo economico nella valle del Giano , verificatosi nel XII
secolo, lo spostamento dei transiti s’indirizzò verso i valichi di
Fossato, di Valmare e di Valsorda. Di conseguenza la sede originale
dell'abbazia perse d'importanza e fu trasferita nelle vicinanze di
Cancelli, meglio protetta dalla Rocca d'Appennino. Il cenobio ebbe alle
sue dipendenze molte chiese collocate nei territori di Fabriano,
Fossato, Gualdo e Purello(17).
Furono di sua proprietà anche l'ospedale di S.Cristoforo in Cerchiano e
una gualchiera situata in prossimità del monastero. Nel 1224 passò sotto
le dipendenze del comune di Fabriano e nel 1441 per volere del papa
Eugenio IV fu incorporata alla collegiata di S.Venanzo. Per
quest’abbazia hanno dipinto diversi artisti della scuola fabrianese del
1300, come il Maestro di Campodonico e Allegretto di Nuzi. Divenuta casa
colonica, oggi di lei non resta che un imponente rudere che domina la
vallata.Sono ancora visibili parte della chiesa, il cenobio con la
volta a botte ed alcuni portali in pietra romanico-ogivali.
Bibliografia
1)F.Uncini, op.c., pag.160.
F.Uncini , Le Abbazie tra Marche e Umbria, Ast Club Fabriano ,
pag.14.
Sulla sede del monastero(760 mslm) sono stati trovati
frammenti di tegole appartenenti al periodo romano e alto medievale.Si
può presumere che il monastero era stato costruito su un avamposto
longobardo e una precedente stazione romana, ambedue a guardia del
diverticolo Helvillum -Anconam.
2)
D.Bartoletti, L'Eremo di Montecucco,1987,pag.163.
3)R.Sassi, Stradario storico di Fabriano, pag.132.L'abbazia aveva
approssimativamente le dimensioni di 25 metri di larghezza e 35 di
lunghezza.
4)D.Bartoletti, op.c.,pag.163-164.
5)R.Sassi, CSMA n.24 dell'aprile 1225.Forse è riferito all'ospedale
della Rocca d'Appennino, situato nell'alta valle del Giano.
6)R.Sassi, CSMA n.80 del 10 luglio 1286: Iacobus Rain. not. "in
claustro mon. s.ce marie de appenino". D.Iacobo abbate in
nome del capitolo, concede a Iacopuccio di Rainiero e Mancia di
Bonagura de colaltu l'ospedale di detto monastero"quod est
iux. viam qua tenditur ad castrum fossati " con 10 modioli di
terreno adiacente per 30 anni,con diritto di lavorare dette terre e
obbligo di ricostruire la chiesa di d. ospedale e fabbricare una casa
adiacente entro dieci anni,pagando il canone annuo d'una libra di pepe.
7)L.Galassi,Tra Marche e Umbria,Libreria Babele,1991.
8)R.Sassi, CSMA n.86 del 4 giugno 1290: Si può ipotizzare che il "trivium
ospedali" era nell' odierno vocabolo i Trocchi, nei pressi dei
"Biscinali" dove si diramavano
quattro strade(trivio): una andava al passo di Chiaromonte,una
verso la Croce
d'Appennino(crux appennino),una verso le Rote ( oggi ancora detta
via corrente o romana alta) e una scendeva alle falde del Sasso della
Rocca.
L'ospedale di S.Lorenzo era situato o nei pressi del Sasso della Rocca
dove è ancora vivo il toponimo ospedagli o sul "trivio
ospedagli" o sul passo Croce d'Appennino.
9)
R.Sassi, CSMA n.140 del 1314.
10) R.Sassi, CSMA N.140 del 1314:Campocrescione era vicino al Colle
Aiale; Serre Rutulis si trovava lungo la via delle Rote di
Campodiegoli(al di sotto del monte lo Spicchio).
11)L.Galassi, Tra Marche e Umbria",Libreria Babele, 1991.
12)R.Sassi CSMA n.1 del marzo 1003: Ugo, Mainardo, Offo, Atto, Lamberto
figli di Giovanni, Bonomo, Bonezone, Raineiro, Pietro, Adamo e
Giovanni del fù Offo,Attone del fù Uberto Tebaldo,Ranieri e Ugolo del
fù Bonezone donano beni "ad monasteriu S.Marie qui est edificatus in
monte de Apennino" ad all'abbate Giovanni "infra ducato spoletino
com.nuc. in loco qui dicitur castro de fossato et cum acclesiis de ipsa
curte et ispa eccl. s.ce Marie de ipso castro".
13)R.Sassi, CSMA n.7 del 1102.Il monte Appennino("monte apenino")
si trova ad ovest di Campodiegoli e anticamente era la fascia
montagnosa che andava dal valico di Fossato al passo Croce
d'Appennino.
14)R.Sassi, CSMA. n.331-118 b del 6 marzo 1302:
" l'heremita s.ci Salvatoris et s.ci Petri de aqua
albella que sunt posite in monte madio con le terre e pertinenze
spettano pleno iure al mon.di S.M. d'Ap. da oltre cento anni et per
tantum tempus cuius memoria non existit" come pure la serra de albe
nella contrada di detta eremita,la chiesa di S.Maria de cerqueto e i
suoi possedimenti in cimaiolo,terre in bayl. clarmontis in agio puregii
et serra bonicisci,fossa bufi,costa de ponticillis,pladia nucerina et
cornetum,puregium et pladie puregii,pladie subtus viam traversam casa
,monastero,terre,molini ecc. nei seguenti confini: rave
cantagalli,sassum reum campitelle,pladia
nucerina,cornetum,ponticellum,puregium
,pretelle,locus ubi fuit
monasterium antiquum s.ce marie de appenino,crux appenini.....".
15) R.Sassi,CSMA n.203 del 16 febbraio 1390.Il monastero vecchio(prima
sede) era nel territorio (baylia) di Campodiegoli.Questa villa
viene già citata nella carta n.9 del 1111: "...in un loco qui
dicitur in campudegoli".
16)R.Sassi CSMA del 15 maggio
1456: Cottimo a Nagni di Goro de Marrischio d'una terra di detto mon.
in vocabolo" el prato del monastero vecchio" al confine con
Fossato.D.Bartoletti,op.c.,pag.161.Oggi il prato adiacente ai ruderi
dell'abbazia viene chiamato "prato de monastio"
17)F.Uncini, Antiche vie tra Umbria e Marche,op.c., pag. 85.
R.Sassi CSMA pag.7.
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Ciò che rimane
del complesso
Il luogo
originario dell'Abbazia
(Passo
d'Appennino)
Archi nel
chiostro (anni 1960)
Arco della
chiesa
Portale
Romanico |