Abbazia di
Sant'Angelo infra ostia
di Federico Uncini
Questa importante abbazia benedettina, situata
nell’odierno comune d’Esanatoglia, all’origine si chiamava S. Michele
Arcangelo (poi S. Angelo, che è lo stesso arcangelo S. Michele) d’infra
Ostia (= tra due fiumi, perché si trova alla confluenza di
due valli piccole e strette con due torrenti: fosso S. Angelo e fosso le
Celle); fu fondata da piccoli feudatari nel secolo X-XI e dotata di
grandi donazioni dal conte Atto di Ottone dei conti di Nocera e sua
moglie Berta nel 1015 e nel 1040 in località Trufigno, Lentino, sul
monte Purillo e sulle montagne di Campodonico. Atto e Berta fra altri
titoli avevano quello di Conti di Colleoccio (odierna Colloio), dal
castello omonimo da loro posseduto presso S. Angelo, distrutto da
Fabriano nel 1303. Nel 1157 riceve terre da un Monaldo di Ugo a Trufigno
e nel trivio di Lentino. S.Angelo assunse grande importanza con molti
possedimenti e chiese alle sue dipendenze: nel 1198, ad esempio, ne
figurano 36 tra chiese e monasteri, tra cui anche S. Biagio in Caprile
(che si trova rispetto a S.Angelo dietro l'altro versante della
montagna), non solo nel territorio di Nocera, ma anche oltre e anche nel
contado fabrianese. Con una vicenda di S.Angelo infra Ostia ebbe
a che vedere lo stesso S. Silvestro: nel 1258 il vescovo di Camerino
Guglielmo concesse all'abbazia di costruire una nuova chiesa in Fabriano
in onore di S.Lucia e incaricò Silvestro di trasferire le reliquie dalla
vecchia chiesa alla nuova; nell'annoso diverbio che ne segui tra
S.Angelo e i canonici di S.Venanzo di Fabriano, Silvestro fu nominato
esaminatore dei testimoni, come appare da alcuni documenti del 1263 e
del 1265.
Nel 1271 nell’abbazia i signori di Salmaregia e i rappresentanti di
Fabriano firmarono un trattato di concordia.
S. Angelo infra Ostia fu aggregata all'Ordine di Montefano da
Sisto IV nel 1472, poi cadde in commenda; nel 1588 figura ancora come
dipendenza silvestrina; nell'AMF il Fondo S.Angelo infra
ostia di Esanatoglia è composto di una sola pergamena del 1531.
Oggi l'abbazia è completamente distrutta; rimangono pochissimi ruderi,
in due gruppi distanti tra loro, il che testimonierebbe della grandezza
dei fabbricati ; sul luogo c'è una casa colonica con una lapide del
secolo scorso (riguardo ai « beni di questa badia ... recuperati al
Comune» di Esanatoglia nel 1881).
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Il luogo dove
sorgeva l'abbazia
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