Oratorio di
Santa Maria Annunziata del Gonfalone
Una
compagnia della Vergine esisteva nella chiesa di S.Benedetto fin dalla metà
del cinquecento e nel 1586 fu aggregata all’arciconfraternita del
Gonfalone di Roma.
Nel 1610 furono acquistate e demolite più casette nell’angolo esterno
della piazza verso la contrada Portella iniziando la costruzione di un
oratorio che venne compiuto soltanto nel 1636.
L’edificio è una modesta sala rettangolare poggiante sulla robusta volta
di un sotterraneo, senz’ombra di pretesa architettonica; le mura esterne,
semplici e rozze, non ebbero alcun abbellimento nemmeno quando nel 1645 ne
fu trasportato l’ingresso dal lato destro, ove se ne osserva ancora la
traccia, alla facciata anteriore.
Suo prezioso ornamento è il soffitto di legno dorato condotto a termine nel
1643 ad opera di tal monsù Leonard francese non altrimenti noto.
L’Annunciazione dell’altare, del Viviani urbinate, fu eseguita a Roma su
commissione dello scienziato e poeta fabrianese Francesco Stelluti circa il
1601 e allocata entro vistoso ornamento nel 1653; con le severe bancate
corali di bellissimo noce lavorate dagli operai locali fratelli Ungherini e
coi tredici quadri laterali, opera mediocre di pittori fabrianesi,
l’oratorio del Gonfalone ebbe il suo definitivo assetto. L'attività della Confraternita,
che nel 1808 assunse il nome di “Compagnia del SS.Sacramento di
S.Benedetto di Fabriano”, ha avuto fine intorno al 1970.
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L'interno dell'oratorio con
il pregevole soffitto
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