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La battaglia di Fabriano

 

 di Federico Uncini

 

La Battaglia di Fabriano, avvenuta nel 1406, si inquadra nel periodo delle lotte tra i Varano, Malatesta, Montefeltro e Perugia.
Rodolfo II Varano ebbe dalla seconda moglie Camilla di Finuccio Chiavelli, signore di Fabriano una sola figlia, Elisabetta, andata probabilmente in sposa ad un Malatesta per consolidare una difficile alleanza fra i due casati per lungo tempo ostili. Rodolfo, nel barcamenarsi tra diverse alleanza si rivolse contro i Malatesta, appoggiato dal suo amico Braccio Fortebraccio di Montone.
Lo scontro avvenne in un momento in cui una parte dei Chiavelli erano alleati con i Malatesta , ritornati ostili ai Varano di Camerino.
Fu una delle battaglie vinte da Fortebraccio , famoso capitano di ventura, detto anche "Lo storpio" per le ferite riportate in combattimento.

Stemma bipartito recante le insegne

dei Varano e dei Malatesta

(da www.geocities.com/roccadajello)

Malatesta sconfitto a Castelraimondo, cercò di rifugiarsi a Fabriano; Fortebraccio circondò la città; i soldati intanto facero saccheggi nel circondario e finse di ritirarsi allontanandosi realmente per alcuni chilometri. Malatesta uscì dalla città per dare una lezione all’ esercito che saccheggiava campagne e villaggi.
Ma Fortebraccio portò i suoi stalloni al galoppo serrato sul campo di battaglia e, nonostante l'immane fatica a cui li aveva sottoposti ebbe il sopravvento.
Malatesta tuttavia possedeva ancora un poderoso complesso di milizia e la inviò sulle montagne nei dintorni di Fabriano per farla poi scagliare sui soldati dell’avversario.
La cavalleria del Fortebraccio era in difficoltà per la stanchezza. I cavalli non mangiavano e bevevano, non riuscivano più a tenere in groppa i cavalieri.
Fortebraccio si trovò in difficoltà,ma ebbe un'idea magnifica: fece passare davanti agli stalloni stanchi le giumente,convinto che "Quello che non muove lo sperone di ferro, muove lo sperone dell’amore".
Le giumente, nitrivano dolcemente, quasi a richiamare gli stalloni all'amore.
Questi rinvigoriti si misero a correre dietro le femmine. I cavalieri rimasero sbalorditi; Fortebraccio rassicurato esclamò: "Lo pizzicore dell’amore é più amabile che lo pizzicore delle verghe". La cavalleria rianimata assaltò i Malatesta causando molte perdite e vinse la battaglia di Fabriano.
Fortebraccio ebbe varie vicende belliche e politiche. Il 2 giugno 1424, dopo 18 anni dalla vittoria fabrianese, fu sconfitto sotto le mura de l'Aquila, e ferito gravemente morì la notte del 5 giugno 1424.

 


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