Come
ebbe origine il Palio a Fabriano
di
Pippo Rossi
Una
volta entrati, percorrendo la strada chiamata
del “mattonato”, giunsero
nella piazza e da qui proseguirono verso la porta del Borgo, al di la
della quale Guido attendeva con una
compagnia di cavallieri. I fabrianesi, impotenti ed impauriti dal
rumore e dalle grida dei soldati, si rifugiarono entro la Rocca. Una
volta che Fabriano venne conquistata, Guido, si accinse a porre
l’assedio alla Rocca, che restistette per sei mesi, finchè, il 24
Giugno, festa di san Giovanni Battista, gli assediati, si arresero.
Guido Chiavelli, allora, ordinò una gran festa per ricordare questo
avvenimento. Questa festa si doveva ripetere ogni anno il giorno della
festività di san Giovanni. In questo giorno oltre la sacra cerimonia
della benedizione del bue entro la chiesa di san Venanzo, e la
presentazione dei palii da parte dei componenti delle varie arti,
nella piazza alta venivano eseguiti
vari tornei e giostre. La storia narra che Alberghetto
Chiavelli, fratello minore
di Chiavello, oltre che essere un ottimo uomo d’armi ed un ottimo
uomo di lettere, fosse pure un celebre vicncitore di giostre e di
tornei, e questo farebbe pensare che partecipasse
anche ai tornei del
Palio. Esiste nel volume quarto delle Riformanze comunali, a C.32 , lo
elenco dei nomi delle
varie arti (18) che
sfilavano, nella chiesa matrice di san Venanzio Martire, dinnanzi alla
statua di san Giovanni Basttista, ciascuna col proprio stendardo o
Palio che obbligatoriamente doveva riscattarlo depositando un obolo in
denaro.L’ordine della sfilata era il seguente:
Collegio
dei giudici e dei medici, i consoli della mercanzia e i notari, i
capitani delle venti arti, a cominciare dai merciai e finendo con i
calzolai. Dopo questi, offrendo un cero, sfilavano i rappresentanti
dei dieci castelli, quindi i villici
distribuiti nei quattro quartieri di Fabriano secondo la loro
posizione geografica. Preceduto dalla musica e da una folla
schiamazzante sfilava un bue grsso tutto inghirlandato.
A questa manifestazione religiosa in onore di san Giovanni
Battista, proclamato protettore di Fabriano al posto di san Venanzio martire, proprio da
Guido Chiavelli in occasione di questa sua vittoria, seguivano le
manifestazione mondane rappresentate
da giostre e tornei, dall’ albero della cuccagna e dalla
corsa dei sacchi.
|