Il
busto rappresentante Giambattista Miliani
La nota scultrice romana Fausta Vittoria
Mengarini Nicoletti ne fu l’abile artefice
di Euro Puletti
L’illustrissimo industriale cartario fabrianese Giambattista
Miliani, classe 1856, primo speleologo ed esploratore, in
senso moderno, sistematico e scientifico, dell’assai vasta,
e profondissima, Grotta di Monte Cucco, poi Deputato del
Regno d’Italia e Ministro dell’Agricoltura e foreste e,
quindi, Senatore del Regno, frequentò, in Roma, per uno
spazio di tempo pari a tre anni, la Facoltà di Scienze
Naturali. In quella stessa Facoltà, il Miliani dovrebbe aver
conosciuto la Dottoressa Margherita Mengarini, moglie del
fisico ed astronomo romano, nonché Senatore del Regno
d’Italia, Guglielmo Mengarini (1856-1927).
Margherita Mengarini fu, infatti, la prima donna italiana ad
essersi laureata in Scienze Naturali, nel 1883, sempre a
Roma, con una Tesi incentrata sull’argomento scientifico
delle uova dei decapodi. |
F.V. Mengarini Nicoletti, Busto di Giambattista
Miliani (1917) |
Giambattista Miliani dovette rimanere così tanto
ammirato da tale affascinante, “gentile e coltissima signora”, da
intitolarle, nell’Aprile del 1892, “La Margherita”, quella che
costituisce, cioè, la più grande e suggestiva sala di tutta la parte
cosiddetta turistica della Grotta di Monte Cucco. Fu, forse, proprio
per contraccambiare il grande onore tributato alla madre, allora
trentaseienne, da Giambattista Miliani, con questa sua straordinaria
dedica, che Fausta Vittoria Mengarini Nicoletti (1893-1952), figlia
della succitata Margherita, la quale fu un’abile scultrice della
scuola romana nei primi decenni del Novecento, modellò, proprio per
il “Sor Titta”, un busto bronzeo, che si conservava, fino a qualche
tempo fa, nel civico ospedale “Engles Profili” di Fabriano e, sul
quale, ella graffì la propria firma d’abile artefice (Fausta
Vittoria Mengarini), il luogo e la data d’esecuzione dell’opera
(Roma, 1917). Tale prezioso busto bronzeo si custodisce oggi,
gelosamente (e dove, meglio di là?), nella Presidenza della
Dirigente scolastica dell’Ipsia “Giovan Battista Miliani” di
Fabriano, Professoressa Stefania Signorini.
Margherita Mengarini |
È possibile che l’allora ventiquattrenne scultrice Mengarini
abbia eseguito e dedicato tale busto a Miliani, in occasione
della nomina del grande Fabrianese a Ministro
dell’Agricoltura e foreste, ricevuta proprio il 30 ottobre
1917 e durata sino al 17 gennaio 1919.
Nel “Fondo Bergamini – Bacchiani”, contenuto all’interno
dell’Archivio Storico del Senato della Repubblica, (19 -
130. Miliani Giambattista, cc. 8 - Manoscritto. 1913 dic.
[23]) si conservano una bozza di articolo sulla Regione
marchigiana e talune lettere, vergate, di suo proprio pugno,
dallo stesso Miliani, alfine dir tessere le lodi delle
elevate qualità artistiche della scultrice Fausta Vittoria
Mengarini.
La nota scultrice italiana Fausta Vittoria Mengarini
Nicoletti (Roma, il 18 Aprile 1893 - New York, 13 Agosto
1952) venne cresciuta in una casa di scienziati. Suo padre
Guglielmo Mengarini, in effetti, Senatore del Regno
d’Italia, con la passione per l’Alpinismo, era già celebre
nel campo della fisica, dell’astronomia e dell’elettricità. |
Così, la giovane artista crebbe in uno stimolante
ambiente studioso, dov’ella stessa entrò, ben presto, in vivo e
diretto contatto con valenti artisti, scrittori e cattedratici
dell’epoca, tanto, e così bene, che il suo precoce apprendistato si
rivelerà, più tardi, come un’autentica preparazione alle proprie
successive affermazioni artistiche.
All’età di diciotto anni, mentre Fausta era ancora una semplice
studentessa presso l’Accademia di Belle Arti, i suoi lavori
iniziavano già ad impressionare favorevolmente i critici d’Arte
della Capitale. Fausta Mengarini portò, inoltre, a compimento i suoi
studi presso gallerie e musei di vari centri artistici europei,
mentre, in pari tempo, ella andava studiando disegno presso
l’atelier del grande pittore Edoardo Gioia.
I suoi lavori giovanili includono tutta una serie di terrecotte e
maioliche, ma la sua fama, a livello nazionale, resterà legata alla
Lapide ai Caduti della Grande Guerra del Rione Borgo di Roma
(innalzato “Ad iniziativa della Ass. Operaia Borgo-Prati”) ed al
“Monumento al Guerriero” del Palazzo di Giustizia, nonché a numerosi
busti bronzei di personaggi storici, fra cui quelli di Armando Diaz,
di Benito Mussolini e, per l’appunto, di Giambattista Miliani.
Ottenne svariati e prestigiosi premi e riconoscimenti, in tutto
il mondo, Fausta Vittoria, tanti e tali che, in questa ristretta
sede, sarebbe davvero difficile elencarli tutti, ad uno ad uno.
La Lapide ai Caduti del Rione Borgo, in Roma, eseguita nel 1923,
permise a Fausta Mengarini di farsi conoscere ed apprezzare
internazionalmente e di ricevere numerose commesse, finalizzate
alla realizzazione d’alcuni grandi medaglioni, i quali vanno a
formare, a tutt’oggi, la decorazione scultorea, della facciata
del Palazzo di Giustizia, o “Palazzaccio”, di Roma. La Mengarini
preferì sempre lavorare a grande scala, un desiderio che fu
esaudito anche dall’alta committenza rappresentata dal Governo
italiano dell’epoca, che le ordinò il disegno per un faro che si
voleva costruire nel porto di Massaua, allo scopo di commemorare
la conquista italiana dell’Eritrea. Fausta Vittoria Mengarini è,
anche tuttora, ben nota per i suoi ritratti scultorei, fra i
quali, quello, citato, del Duce Benito Mussolini, costituisce
uno dei meglio riusciti e maggiormente apprezzati. |
Fausta Vittoria Mengarini e il busto
di Gianbattista Miliani da lei realizzato a Roma
nel 1917. |
BIBLIOGRAFIA
Archivio Comanducci;
Archivio Storico del Senato della Repubblica, “Fondo Bergamini –
Bacchiani” (19 - 130. Miliani Giambattista, cc. 8 - Manoscritto.
1913 dic. [23]);
Benezit, Dictionnaire des Peintres Sculpteurs Dessinateurs et
Graveurs, 1975;
Bessone Aurelj, Dizionario degli Scultori ed Architetti Italiani,
1947;
Calza A., F.V.M., Roma 1928;
Cardilli Cambedda Napolitano, 1991;
Enciclopedia Americana;
Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani, 2003;
Official catalogue of the Department of fine arts, Panama-Pacific
international exposition (with awards) San Francisco, California;
Who was who in American Art, 1564-1975, 1999;
Who was who in American Art, 1936;
Who’s Who in American Art, 1: 1936/37;
www.comanducci.it - Dizionario Universale delle Belle Arti;
http://www.brooklynmuseum.org
http://www.monumentigrandeguerra.it |