Nasce nel 1882 come “Regia Scuola pratica di Agricoltura”, strenuamente voluta dall'allora dirigenza politica, per formare fattori e agronomi in grado di gestire in modo razionale e produttivo le terre poco fertili e mal lavorate di questa parte dell'Appennino marchigiano.
Fu promossa dall’insigne concittadino Nicolò Serafini, nominato marchese da Papa Pio IX per le sue benemerenze, e deputato alla Camera nella X legislatura (1867-1870).
Essa trovò la sua sede ideale alle porte della città, in un colle che fronteggia il centro storico, precedente sede di un dismesso convento di Cappuccini, dove già nel 1866 era stato istituito il Comizio Agrario. Giambattista Miliani, che nel 1885 era a capo del locale Comizio Agrario, si spese molto per far crescere questa istituzione, promuovendo nell'intero settore la formazione e l'introduzione dei macchinari: tanto che sarà chiamato nel 1917 a Roma a ricoprire il ruolo di Ministro dell'Agricoltura. La scuola nel 1925 cambiò nome in "Scuola Tecnica di Agraria" e venne intitolata al marchese Serafini ed infine, nel 1948, divenne "Istituto Tecnico Agrario".
Ininterrottamente dal 1921 al 1958 Giuseppe Vivarelli ne fu attivo e unanimemente apprezzato preside. Precorrendo i tempi inserì la specializzazione in "economia montana" e fu anche primo cittadino di Fabriano nel biennio 1940-41. Negli anni ’60 la scuola venne intitolata alla sua memoria.
Gli studenti dell'istituto agrario hanno ricoperto e ricoprono importanti incarichi nel settore agro - alimentare e zootecnico, e contribuiscono allo sviluppo tecnico - economico dell'agricoltura, non solo marchigiana.
Nel corso della sua storia ha vissuto momenti significativi e ha visto riconosciuta a livello locale e nazionale la sua serietà educativa e la sua professionalità.
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Scuola Pratica di Agricoltura - Lezione in aula -ingrandisci-
Scuola Pratica di Agricoltura - Lezione nei campi -ingrandisci-
Foto di Gruppo con al centro il preside Vivarelli -ingrandisci-
Veduta Edificio Esterno anni 1950 -ingrandisci-
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