Fabriano città doppia
di
Fabrizio Moscé
Il due ricorrente – E’ singolare constatare come il due ricorra così spesso nella storia di Fabriano
da poterlo considerare un vero e proprio elemento fondante della città, e per il vero questo
particolarità non è mai stata approfondita abbastanza.
Ma cominciamo dall’inizio:
il Fiume Giano, che scorre in questa valle e che secondo una fondata ipotesi diede il nome, insieme al fabbro, alla
città “Faber in Jano”, quello stesso corso d’acqua che ancora oggi la taglia in due. Il Giano
doppio appunto, bifronte, l’antica divinità italica e poi romana messa a protezione delle porte, dei
passaggi, dei ponti.
Ma dove nasce il nostro Giano?
Una serie di rapide e cascatelle che sgorgano
direttamente dalla roccia nel territorio di Cancelli, sopra l’antica Abbazia di Santa Maria
d’Appennino, in corrispondenza di due passaggi fondamentali antichi come l’uomo, che mettevano
in comunicazione terre adriatiche e tirreniche, ovvero i Valichi di Fossato e di Valmare i quali
fecero la fortuna di questo territorio consentendo nei secoli un continuo passaggio di mercanti,
eserciti, santi e soprattutto conoscenza.
Ma continuiamo il viaggio nel tempo e nello spazio e
arriviamo al medioevo; Fabriano nacque dalla fusione di due castelli; Castelvecchio e il Pojo.
Passò qualche secolo ancora e vicino alla città si formò un secondo nucleo abitato, il Borgo;
quel doppio che ricorre e che rese necessaria ad un’altra fusione nel 1300, ad opera di Alberghetto
Chiavelli.
Passiamo al sacro; due sono i patroni di Fabriano S.Giovanni Battista e San
Romualdo; un caso più unico che raro.
Lo stesso San Giovanni Battista, simbolo solstiziale
estivo di una chiesa arcaica che assorbì il paganesimo, a Fabriano dovette dividere chiese, fonti e
vie con il suo omonimo San Giovanni Evangelista posto non a caso al solstizio d’inverno. In
fondo non è altro quel bifronte a Fabriano tanto caro, che ritorna continuamente a legare
indissolubilmente passato e futuro.
|

Moneta raffigurante Giano Bifronte

Fabriano, Castelvecchio

Valico di Valmare
|