Il
beato Francesco Venimbeni e la chiesa di
San Francesco alle logge,
oggi demolita
di
Pippo Rossi
Nel
1282, anno del primo centenario della nascita di San Francesco
d’Assisi fu posta la prima pietra della chiesa e del convento dei
francescani conventuali sul terreno che
il nobile fabrianese
Torsello di Bonaccorso di Rambaldo che aveva il suo palazzo nella
piazza maggiore, aveva venduto a modico prezzo. Il promotore della
costruzione del complesso fu il Beato Francesco Veninbeni che volle
realizzato il desiderio che lo stesso Poverello d’Assisi aveva
esternato in occasione della sua venuta a Fabriano ospite della
nobildonna vedove di Alberigo di Gentile, nel palazzo
situiato in contrada Valpovera. Dopo vent’anni il convento
era già terminato, e solo dopo 116 anni avvenne la consacrazione
della chiesa consacrata nel 1398 da tre vescovi: Giovanni da Affida
francescano, Benedetto da Ascoli degli Eremitani di sant’Agostino e
dal vescovo di s: Nataria. Nella
nuova chiesa venne traslato il corpo del beato Ranieri il confessore
di Francesco d’Assisi, la cui pietra tombale oggi si può ammirare
su una parete del palazzo comunale, e l’urna contenente il corpo
imbalsamato del beato Francesco Venimbeni che oggi si trova sotto
l’altare di sinistra subito prima di salire sul presbiterio della
chiesa di santa Caterina martire d’Alessandria. Purtroppo,
oggi , date le condizioni della chiesa , l’urna si trova
ancora sotto l’altare, e, come spesso è accaduto per altri oggetti
della stessa chiesa, è alla mercè di ladri e di profanatori di
tombe.
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