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Alla
bontà bisogna poner cura che la bellezza poco tempo dura.
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Casca
il vino è buon destino, casca il sale porta male.
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Cento
ammucchià uno smucchia.
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Chi
gioca a lotto e spera de vince, scappa dai stracci ed entra ne' cince.
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Chi
più sporca la fa, prior diventa.
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Chi
per acqua chi per legna, per mangiar ognun s'ingegna.
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Chi
si leva i panni per San Vittore (15 Maggio), se li rimette con poco onore.
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Contadino
e ca' (cane), fiero in campagna e vile in città.
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Dopo
Quaresima, predicatori e broccoli non vale un par de zoccoli.
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Fai
male, pensaci; fai bene, scordati.
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Il
mondo è grande, c'è chi ride e chi piagne; ma è più chi piagne.
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Il
dì dell'Ascenzione manco l'uccello dal suo nido si muove.
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Il
prete caccia il prete. [ quando il parroco passa a
benedire non è più tempo di usare lo scaldaletto ]
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La
chiave fa il ladro.
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La
notte di San Giovanno (24 Giugno), tutte le streghe s'arduna al comanno.
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La
volpe è birba perchè è vecchia.
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Mezza
quaresima, si sega la vecchia.
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Il
gioco è bello quando è corto, quando è lungo è piagnerello (litigarello)
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Ognun
dell'arte sua ne va stracciato.
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Pasqua
di resurrezione, se magna l'agnello per devozione.
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Pero
maturo cade senza torturo (bastone).
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Quando
a Roma siam condutti, ognuno pensa per sè e Dio per tutti.
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Sant'Alò,
rompi pignatte.
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San
Tommaso non crede se non tocca.
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Scherza
coi fanti e lascia stare i santi.
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Se
canta la civetta sul tetto della casa, muore il capo di casa.
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Se
la donna non vuole l'uomo non puole.
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Tempo
di guerra bugie come terra.
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Uomo
di vino val meno di un quattrino.
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I
tordi a branco non s'ingrassan mai.
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Se
il cielo non butta, la terra non frutta.
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Acqua
e letame pei campi è vino e pane.
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Vanga
mezzana vale più della perticara.
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San
Martino: leva el boe da lo strascino.
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San
Clemente: leva el boe da la somente.
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San
Giovanno: pija la farce e veni spuntanno.
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San
Petre: pija la farce e mete.
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Chi
a l'Assunzione brucia la stoppia, n'altr anno avrà raccolta doppia.
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Aprile
temperato, felice il contadin c'ha seminato.
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Se
piove il dì de San Benedetto, de granturco s'arnempe el sacchetto.
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Le
fae pei morti.
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Chi
magna l'uva d'agosto, non arria a bee il mosto.
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Omo
brao e vino bono, l'uno e l'altro dura poco.
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San
Silvestro: l'ulia 'nte 'l canestro.
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Se
pioe el di de Santa Croce, se fa buche tutte le noce.
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Se
San Vicino mette il cappello, venni le crape e compra el mantello. Se San Vicino mette le brache, venni el mantello e compra le crape.
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Bon
villano guardalo in mano.
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Còrchete
co' se corca la gallina, e quanno canta el gallo tu camina.
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Chi
guarda el gregge sua non è garzone.
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La
pecora do' nasce vole pasce.
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Frutta
più una pecora stracca che 'na bona vacca.
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Gallina
che 'n fa l'ovo vive poco.
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Quanno
pioe e tira vento, cacciator stattene drento, butti i passi e perdi el
tiempo.
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San
Zaccaria: la più lunga giornata che ci sia.
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Santa
Lucia: la più corta giornata che ci sia.
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Luna
settembrina sette lune se strascina.
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Canta
la raganella 'nte 'l pantano, se non pioe oggia, pioe domano.
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Cielo
a pecorelle, sole a bugiarelle, acqua a broccatelle.
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Se
pioe i 4 aprilanti, 40 dì duranti.
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Santa
Caterina: la neve sulla Spina.
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Se
si mette il cappello il San Vicino, la pioggia sta vicino.
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Nebbia
al monte di Moscano, se non pioe oggi pioe domano.
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Primo, calenne; secondo Cannelora; terzo san Biagio della gola.
[1,2,3
febbraio]
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San
Nicolò da Bari: protettore dei scolari.
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Cannelora,
dell'inverno semo fora: se ce sta Sole o Soliello, sò 40 dì d'inverno; se ce nengue
o se ce pioe, ce ne sò
quarantanove.
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Natale
col sole, Pasqua col tizzone.
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Entra
l'anno de Venerdì, disgrazie tutto dì.