Il castello di Arduino
di Federico Uncini
Il castello d'Arduino, forse d’origine
longobarda, è citato nel 1078 in un documento dell'abbazia di S.Vittore,
che riporta una cessione da parte di " Vico del fù Arduino e di Beliarda
sua moglie, secondo la legge longobarda, al monastero di S.Vittore delle
Chiuse di terreni situati nel comitato di Camerino in un colle del
castello di Arduini".
Sono nominati i possedimenti situati
nella località" avena" (Avenza), nella valle " Cupa", nel fosso " Rigu ", sul monte
Rotondo, e nei pressi delle chiese di S.Giovanni e di S.Maria ("que est
edificata in fondo Alvacina").
Data la scarsità dei documenti,si
conoscono ben poco le vicende di questo castello.
Secondo i ruderi attribuiti al castello di Arduino,
ritrovati su un colle a sud di Albacina, si può ipotizzare che il
castello fosse di modeste dimensioni.
La sua
posizione era strategica, posta a guardia dell’alta valle Esina, ai
confini della contea di Camerino con il gastaldato di Pierosara, difeso
in quest'area dai castelli di Conca e Serra Secca. Probabilmente fu
sostituito dal vicino castello di Albacina, la cui prima menzione risale
al 1011. Nei dintorni di Borgo Tufico esisteva un baluardo difensivo di
torri, per alcune delle quali si tramandano i nomi di rocca Altiera sul
monte Leone, rocca S.Giorgio sul monte Rustico, rocca forte sul monte
Rotondo.
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Altura dove si
trovava la costruzione
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