Il castello di Orve
di Federico Uncini
Sulla collina d’Orve, situata a sud di Salmaregia, oggi
rimangono i ruderi d’alcuni edifici che un tempo facevano parte del
fortilizio.
Il nome d’Orve, in latino “Orbis” deriva dalla
configurazione rotondeggiante dell’altura. La prima memoria risale al
1240 in una concessione di proprietà a Camerino da parte d’Innocenzo IV.
Forse fu di proprietà della signoria dei Bulgarelli.
Non sappiamo se il fortilizio è già in esistenza quando
vi giunsero i Bulgarelli-Ranieri, o se lo edificassero essi stessi.
Verso il 1258 Orve era in possesso di uno dei Conti dei
Baschi, ghibellini.
Nel 1362 fu ceduto da Gualtiero di Raniero ai Chiavelli
di Fabriano nella persona di Guido Napoletano, figlio d’Alberghetto II.
I Chiavelli non ritennero la Rocca per molto tempo. Nel
1408 Antonio era già deceduto in Fabriano. Venti anni dopo la compera,
Orve non era più dei Chiavelli.
In un trattato di Pace tra Fabriano e Camerino del 1383
si trova di proprietà di quest’ultimi.
Verso la metà del ‘500 passò alla camera apostolica e più
tardi nel Seicento, a privati.
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