Home > Castelli e Fortificazioni > Pierosara

info@fabrianostorica.it


Castello di Pierosara

 

di Federico Uncini

 

 

La prima citazione di Pierosara come "Castellu Petruso" appare in un documento delle carte di S.Vittore delle Chiuse datato 1061 (119). Il nome deriva probabilmente dalla natura rocciosa del luogo. Nei secoli XII-XIII il maniero compare nei documenti sotto i nomi di Pierosara e Plarosara. Si presume che il primo nucleo si formò in epoca romana come presidio militare posto a guardia dei confini del vicino municipio di Tuficum e delle strade provenienti dalla costa adriatica e dalle valli dell'Esino e Sentino. Durante le invasioni barbariche fu luogo di rifugio dei profughi fuggiti dai vicini municipi, pagi e vicus romani.

Divenne un fortilizio bizantino (Castellare), occupato anche dai Goti, testimoniato dal toponimo "le gotize". Conquistato poi dai Longobardi, rimase un luogo strategico di confine con i territori della Pentapoli Bizantina.

Nel X secolo per volere d’Ottone II, fu elevato a gastaldato della contea di Camerino, riconfermato con un secondo diploma d’Ottone III.

Il suo territorio ("territorio castellano") in questo periodo fu diviso in numerosi feudi consorziati tra loro, governati da signori longobardi (comites), stanziati in rocche e castelli sparsi nel contado come Genga, Galla, Saxa, Ceresola, Frassineta, Valle, Serra Secca, Conca, Pietrafitta, Fabriano ed altri.

Nella sua giurisdizione erano inclusi i territori della bassa valle del Giano, parte della conca di Fabriano, la valle del Riobono, Camoiano, Collegiglioni, Moscano, Conca, Pietrafitta, Almatano, Genga, Vallemania e Cerqueto. Parte del territorio di Sassoferrato, d’Arcevia (Lappurano, S.Ansovino, Avacelli), le alture di Castelletta, fino ad arrivare nei pressi d’Albacina, dove confinava con la contea di Camerino.

I signori di Pierosara, insieme con altri del suo gastaldato, furono patroni dell'abbazia di S.Vittore delle Chiuse e del monastero di S.Salvatore di Valle.

Con la decadenza del feudalesimo (XI-XII secolo) il castello di Pierosara donò gran parte delle proprietà all'abbazia di S.Vittore delle Chiuse e divenne un suo vassallo. Nel 1104 il consorzio del gastaldato diede il proprio patronato a S.Vittore: "Gualfredo e Bernardo figli di Atto e Gualfredo conte, Bernardo e Mosco figli di Carbone, Gozo figlio di Ugo, Ofredo di Britto, Alberico di Ugo, Raino di Fusco, secundo n.ra lege langob. donano ad ipso mon. beatu sanctu Victore ed all'abb. Raineiro il patronato dello stesso mon.di S.Vittore, di S.Salvatore di Valle et de omnes aliis n.ris ecclesie sive Cappelle sive canonica sive sastella ipso castellu de la Civitella cum suo annuato et introitu et exitu suo et ipso castello delle Sassa cum suis senaite... et ipsu castellu de Pleche cum introitu et exitu suo ipso castellu de Ceresola cum suo annuatu introitu exitu suo et ipsu castello de Serra Siccha cum suo etc. et ipso castellu de Valle etc.". Nel 1212 fu assoggettato dalla stessa abbazia al Comune di Fabriano e divenne un castello strategico a guardia dei confini posti sul versante della Vallesina.

 

 

 

 

 

 

La torre

 

 

 

 

 

 

Pierosara (Castel Petroso)


- © 2011 Fabriano Storica ® -