San Silvestro, le rape e le impronte
Da poco San
Silvestro si era stabilito con i suoi monaci sul Monte Fano. Spendeva il
tempo nella preghiera e nei lavori manuali, quali la cura di un piccolo
orticello. Essendo Roma in quel periodo colpita dalla piaga della lebbra, ed
avendo l'Imperatore saputo dei miracoli che il Santo compiva, lo mando a
chiamare. Al vedere i messi inviatigli Silvestro acconsentì a partire con
loro, ma lo avrebbero dovuto attendere per un ora, il tempo necessario a
seminare delle rape e a dir messa. Al termine della funzione fece attendere
ancora un momento i due uomini perchè, almeno così si dice, si recò
nell'orto per raccogliere le rape...le stesse che aveva piantato poco prima!
Con grande meraviglia fu infatti visto ritornare dall'orto con degli ortaggi
grandi e maturi.
Leggenda vuole anche che, montato su una mula per arrivare a
Roma, vi giunse in pochissimo tempo e che la bestia lasciò impronte, che
molti giurano di aver visto, su alcune rocce lungo il tragitto verso la
capitale.
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San
Silvestro in adorazione
della
Croce
(miniatura
del XVII sec.)
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