La serpe sorella
Via
della Fonte Nuova - Ci viveva una florida sposetta, madre di un "mamolo"
di sei mesi. Da qualche tempo la donna notava che al risveglio del mattino
non aveva d'allattare. Mentre invece durante il giorno sgorgava copioso. Ne
parlò una sera col marito a cena e lui decise di vegliare durante la notte
col lumino acceso.
Non
credeva ai suoi occhi quando verso la mezzanotte vide scivolare giù dalla
camera una serpe lunga e nera, snodarsi sul gancio dell'attaccapanni,
aggrapparsi alla spalliera, infilarsi lentamente nel letto. Poi il rettile
mise la coda nella bocca del bambino per non farlo svegliare e s'accostò al
seno per succhiare il latte. La tradizione orale delle nostre nonne non ci
ha tramandato la reazione dell'uomo che assistette alla scena. Ma è
risaputo: la serpe, simbolo precristiano della fecondità, che ha bevuto il
latte materno proteggerà il bambino come una sorella, da tutte le avversità
della vita.
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Raccontata da Laura Mercurelli a Bianca Posa nel 1948 -
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