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La facciata, con le finestre

aperte nel secolo scorso  

Santa Maria di Civita

 

Una delle cinque pievi romane di cui si ha notizia nel territorio: tra le prime testimonianze della nuova fede cristiana, controllava il vicino villaggio. Nel XII-XIII secolo la sua giurisdizione comprendeva il nascente borgo fabrianese di S.Nicolò, e insieme alla chiesa sorta in quel luogo dipendeva dal monastero di S.Croce di Sassoferrato. Il luogo fu visitato più volte da S.Francesco d'Assisi che qui trovò conforto nelle parole del confessore Beato Ranieri, il quale abbracciò poi la regola del poverello. Nel 1289 il fonte battesimale venne trasferito a S.Nicolò, nel 1788 la chiesa fu tolta ai benedettini mantenendo comunque i privilegi parrocchiali.

Il retro dell'edificio

Nel 1881 l'edificio cadente venne ricostruito nelle forme originali, aperture vennero aperte successivamente nella facciata. All'interno una colonna romana che sostiene l'altare e tracce di affreschi del sec.XIV-XV a memoria dei fasti passati. All'esterno il campanile con campana del XV secolo riportante incisioni gotiche. Abitata recentemente per alcuni anni da Frati Cappuccini è oggi dipendente dalla Chiesa di S.Nicolò di Fabriano.

Sul colle di Civita sono stati rinvenuti reperti riconducibili al periodo tardo imperiale. Si tramanda anche la storia di un tesoro di quel periodo nascosto nei pressi del vecchio cimitero.

Il piccolo campanile

BIBLIOGRAFIA

R.Sassi "Le chiese di Fabriano: brevi cenni storico artistici", Fabriano 1961

T.Tesei "Cronologia"


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