Il castello di Belvedere
di Federico Uncini
L’origine del nome deriva dalla sua posizione elevata che
domina la valle di Salmaregia.
La fondazione del castello risale all’inizio del 1300. Fu
edificato in sostituzione del vicino castello d’Orsara sottomessosi a
Fabriano nel 1255 e demolito intorno al 1390.
Era il più grande castello della valle. Le mura cingevano
tutto il villaggio che, come adesso, aveva forma rettangolare. Ad
intervalli la cinta si allargava all’esterno per costituire un ampio
baluardo.
La torre era quadrata e massiccia simile a quella di
Salmaregia e si ergeva sulla estremità settentrionale. Ne resta ancora la
base.I lati esterni misuravano metri 7,20.
Il palazzo del castellano era annesso alla torre.
Fu utilizzato dai fabrianesi sia per scopi difensivi sia
offensivi nelle vicende belliche con Gualdo e Nocera e Camerino.
Nel 1379 durante l’assenza dei papi in Avignone, il
castello di Belvedere fu in mano a Perugia e a Camerino, nel 1388
ritornò definitivamente a Fabriano.
Tra la metà de l300 e gli inizi del ’400 Belvedere aveva
un certo benessere.In questo periodo il castello insieme agli altri 39
dipendenti dal Comune, partecipava alla contingente offerta annuale dei
ceri per S. Giovanni Battista, nel giorno della festa del Santo
protettore della città.
Belvedere non aveva statuti scritti e si regolava su
quelli di Fabriano; aveva un Castellano che amministrava la fortezza.
Fu quasi distrutto dalle truppe dello Sforza e
ricostruito solo verso la fine del XV secolo.
La festa del patrono è S.Ilario che si festeggia il 14
gennaio.
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