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Gallerie: racconti dal sottosuolo

 

 

Il prete e il norcino

 

Nel 1600 Francesco Stelluti scrisse in una lettera che un importante Canonico era stato ucciso nei sotterranei della Cattedrale. Il delitto era stato attribuito ad un norcino che lo avrebbe colpito con un pestello per il sale. Cosa facevano un prete e un norcino in quel luogo? Stavano forse cercando qualcosa?

 

 da B.Beltrame in "Il Progresso" 1995 - su licenza dell'autore

 

La levatrice, la galleria e l'impronta sullo stipite

 

Il fatto è vero, accaduto intorno al 1930, in una galleria sotto Fabriano. Una notte, una levatrice molto popolare in città per il suo coraggio, altruismo e bravura fu svegliata per un intervento urgente. Invitata a salire su una carrozza fu pregata di farsi bendare da due uomini, forestieri ben vestiti i quali con tutta la gentilezza possibile, tranquillizzandola, condussero a destinazione la levatrice dopo un breve percorso per le vie del Centro. Fu quindi accompagnata per mano lungo una ripida scala. Quando le tolsero la benda vide una scena insolita. Una galleria illuminata da lanterne; una donna con il volto coperto da un velo nero in procinto di partorire, in preda alle doglie, adagiata su un giaciglio improvvisato. Voce di popolo ricorda che era giovane e bellissima. I due accompagnatori si prodigarono nell'assistere l'ostetrica. Dai piani superiori dell'edificio portavano acqua calda e panni puliti. Il parto, pur nella precarietà della situazione, ebbe esito felice. Venne al mondo una bambina subito pulita, vestita e allontanata per ignota destinazione. Molto probabilmente abbandonata, come si usava, nella ruota dell'istituto degli orfanelli con un gruzzolo di monete addosso. Quando lo stato di salute della misteriosa donna fu considerato soddisfacente la levatrice venne riaccompagnata a casa. Rifiutò con fermezza una lauta ricompensa. Aveva fatto il suo dovere e basta! Per la verità fece un tantinello di più che le permise, successivamente, di ritrovare la galleria e i suoi proprietari. Avvenne che, nel risalire le scale, l'ostetrica bendata lasciò l'impronta delle sue dita ombrate di sangue, sullo stipite della porta. Era una firma! Non ricordo più i particolari della scoperta. Fatto sta che lei riuscì con l'aiuto di conoscenti fidati a scoprire dove era avvenuto il parto segreto.

 

 da B.Beltrame in "Il Progresso" 1995 - su licenza dell'autore


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