I
Cavalieri del Tau
L'"hospitale" dei Cavalieri di Altopascio era posto sulla via Franchigena ed
era conosciuto in tutta Italia e anche nel resto d'Europa. Ospitava infatti
i pellegrini ed i viandanti di quella che era una importantissima strada di
collegamento nel periodo medievale. Tra il 1000 e il 1100 vi erano nel
tratto toscano una trentina di luoghi per la sosta dove poter trascorrere la
notte e rifocillarsi : Altopascio fu uno dei primi e fra i più importanti (
il "calderon d'Altopascio" fu citato anche da Boccaccio nel decamerone ).
Tradizione vuole che la magione fu fondata da alcuni nobili uomini di Lucca
per proteggere i viandanti dalle angherie dei banditi e per alleviare le
fatiche dei loro viaggi. Erano responsabili del loro tratto di strada,
controllavano i ponti, tenevano lontani i malintenzionati e segnalavano il
loro ricovero con i rintocchi della "Smarrita", la campana che dal campanile
della pieve di Santo Jacopo suonava ogni mezz'ora, e, al tramonto, era
lasciata a distesa per un'ora intera. Negli anni un gruppo laico sostituì i
religiosi: erano i Cavalieri del Tau, così chiamati per il simbolo che
avevano ricamato sul loro mantello. La lettera greca simboleggiava operosità
e carità cristiana. I cavalieri, dal 1082 in poi, ottennero sempre più
privilegi dai pontefici, e le loro "obedientiae" (ovvero le case dipendenti)
divennero numerose in Italia come in Francia, Spagna e Inghilterra.
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