I
Templari al Sant'Antonio fuori le Mura ?
di Aldo
Pesetti
Ancora
oggi, nel luogo dove un tempo c'era il convento di Sant'Antonio, è
possibile vedere resti dell'antico complesso. Il portale della Chiesa si
trova oggi all'oratorio della Carità.
Scolpita nell' arco in pietra posto lungo Via Veneto è visibile una croce a
"T". Lo
Stroppa ipotizza che in loco ci sia stata una presenza templare (e più
precisamente dei "cavalieri del tau" - istituzione
cavalleresco-ospedaliera molto vicina ai templari), ad avvalorare questa
teoria, spiega lo studioso, ci sarebbe anche il nome della vicina zona
"La Spina" in quanto presso le case templari si trovava un
"luogo della spina" che veniva utilizzato per le cerimonie di
iniziazione, peraltro comuni ad altri ordini cavallereschi.
Il
Sassi afferma che il convento era sorto nel XIII secolo.
La
storia "ufficiale" ci dice che si ha notizia del luogo in un
documento del 1313. Tesei scrive poi che nel 1321 Alberghetto II Chiavelli
fondò l'annesso ospedale affidandolo in quello stesso anno agli Antoniani
(Canonici Regolari di S.Antonio da Vienne) i quali erano guidati da un
preceptor. Questi si dedicarono alla loro attività: la cura del "fuoco
di S.Antonio". Il segno nell'arco sarebbe quindi potuto essere anche
una croce di S.Antonio (loro simbolo): se ne trovano di simili ad es. a
Parma e in provincia di Torino.
Purtroppo,
spiega lo Stroppa, il Tau era un simbolo comune sia ai Cavalieri del tau, sia
agli Antoniani, sia ai Francescani, ma anche agli eretici Fraticelli, molto
attivi a Fabriano.
All'inizio
del '300 per volere del Papa e del re di Francia i Templari furono
condannati come eretici. Gran parte dei cavalieri d'oltralpe furono imprigionati, torturati ed uccisi; alcuni
riuscirono a rifugiarsi altrove, specialmente in Scozia.
Negli
altri stati europei, tra cui l'Italia, le ostilità in alcuni casi non furono
così atroci, ma i religiosi dell'ordine furono costretti ad abbandonare o
mutare il loro abito.
Forse
gli ipotetici cavalieri fabrianesi divennero poi Antoniani, magari per
sfuggire alle persecuzioni che in quegli anni si perpetravano contro i
templari? Forse che a loro subentrarono, prendendone i possedimenti, i frati
devoti a Sant'Antonio ? Qualcuno ha però ipotizzato che la pietra nella quale è
inciso il tau sia di diversa natura rispetto alle altre vicine, forse che
sia stata portata lì da qualche
altra costruzione demolita?
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