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L'acqua di San Giovanni

 

E' usanza ancora oggi diffusa quella di raccogliere il giorno prima del patrono fiori ed erbe da tenere a bagno, fuori di casa, durante la notte di S.Giovanni. La mattina seguente poi la stessa acqua viene utilizzata per lavarsi. Si dice che questa operazione procuri giovamento in particolare alla pelle, ma che sia anche una protezione contro le malattie in generale.

"La guazza (= rugiada) di Santo Gioanno fa guarì da ogni malanno"

Tra i fiori utilizzati nella zona spicca il giallo della ginestra, non dovrebbe però mancare l'iperico detto anche erba di S.Giovanni.

I nonni della nostra terra raccomandavano comunque di mettere più piante aromatiche possibile: protano, timo, rosmarino, salvia, basilico, maggiorana, noce, lavanda, rosa, alloro, finocchio selvatico, scotano, fiore di tiglio, caprifoglio...

Da qualche anno a Fabriano si realizza anche la carta di S.Giovanni, mescolando fiori e foglie insieme alla cellulosa.

 


La tradizione dell'acqua di S.Giovanni si ha in varie regioni italiane. Da luogo a luogo cambia la protezione e il beneficio che questa si dice apporti e la composizione di erbe necessaria. Le erbe e i fiori necessari sarebbero: lavanda, iperico, mentuccia, ruta e rosmarino.

Andando ancora più a ritroso nel tempo l'origine di questa usanza si ha quasi certamente nei riti pagani che si svolgevano durante il solstizio d'estate. Nella notte del 24 Giugno gli antichi credevano infatti che gli elementi della natura (aria, acqua, fuoco e terra) si caricassero di particolari poteri.

Le erbe (in particolare se bagnate dalla riugiada notturna) erano ritenute in grado di guarire i malanni e di scacciare i demoni e le streghe: in qualche luogo d'Italia era consuetudine, per chi si trovava per strada dopo il calare del sole, di portare sotto la camicia un mazzo di erbe di S.Giovanni. Nel nord europa, se una donna desiderava molti figli, bei capelli e buona salute in questa notte si diceva dovesse stendersi nuda nell'erba bagnata. A riguardo si veda anche: Le comari del mazzolino, L'uovo di San Giovanni, Sant'Alò

 

 

 

 

L'acqua pronta all'uso

 

 

 

 

Fiori ed erbe

la mattina S.Giovanni

 

 

BIBLIOGRAFIA

O.Marcoaldi, "Usanze e pregiudizi del popolo fabrianese" Fabriano 1877

M.Martinis, "Antiche tradizioni magiche nel giugno delle civiltà rurali", in "Il messaggero veneto" 7/6/2002

A.Cattabiani, "Calendario" Milano 1993

Pro Loco Turriaco, "Notte del solstizio d'Estate"


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