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Le comari del mazzolino

 

Ancora sul finire del XIX secolo era viva l'usanza di "far le comari". Bambino a bambina, bambina a bambina o donna a donna spedivano il giorno della vigilia di San Giovanni (23 Giugno) un mazzolino di fiori legati da un nastro sopra un vassoio e la portatrice indicando il nome di chi lo inviava diceva:

Il mazzetto è piccolo,

l'affetto è grande,

vi chiedo per comare

di San Giovanni

La vigilia, poi, del giorno di San Pietro (28 Giugno) chi aveva ricevuto il dono ne faceva recapitare uno uguale a chi glielo aveva mandato:

Il mazzo è piccolo,

l'affetto è segreto,

vi accetto per comare

di San Pietro.

E da quel momento entrambe/i si chiamavano comari.

 


La tradizione del mazzolino è presente in varie regioni d'Italia: in Romagna come in Calabria e muove dalla funzione che Giovanni Battista aveva anche come patrono dell'Amicizia ("S.Giovanni non vuole inganni"). Doveva essere una particolare composizione di erbe che variano da zona a zona tra cui indispensabile era l'iperico (erba di S.Giovanni).

Andando ancora più a ritroso nel tempo l'origine di questa usanza si ha quasi certamente nei riti pagani che si svolgevano durante il solstizio d'estate. Nella notte del 24 Giugno gli antichi credevano infatti che gli elementi della natura (aria, acqua, fuoco e terra) si caricassero di particolari poteri.

Le erbe (in particolare se bagnate dalla riugiada notturna) erano ritenute in grado di scacciare i demoni e le streghe: in qualche luogo d'Italia era consuetudine, per chi si trovava per strada dopo il calare del sole, di portare sotto la camicia un mazzo di erbe di S.Giovanni. Nel nord europa, se una donna desiderava molti figli, bei capelli e buona salute in questa notte si diceva dovesse stendersi nuda nell'erba bagnata. A riguardo si veda anche: L'acqua di San Giovanni, L'uovo di San Giovanni, Sant'Alò

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fabriano,

Vicoli di Via Bosima

BIBLIOGRAFIA

O.Marcoaldi, "Usanze e pregiudizi del popolo fabrianese" Fabriano 1877

M.Martinis, "Antiche tradizioni magiche nel giugno delle civiltà rurali", in "Il messaggero veneto" 7/6/2002

A.Cattabiani, "Calendario" Milano 1993

Pro Loco Turriaco, "Notte del solstizio d'Estate"


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